13 Febbraio 2021, Comunicato dell’On. Massimo Casanova per il Gruppo Identità & Democrazia

Turismo, Casanova (Lega): “UE si mostri vicina a problemi reali degli operatori economici; Bolkestein non autoesecutiva per giudici italiani” 

Il turismo è settore strategico per il rilancio dell’Italia e degli Stati membri della UE. Ed è per questo che l’Europa deve porsi al capezzale delle imprese scevra da pregiudizi ideologici e politici, promuovendo misure quanto più possibile aderenti alle reali istanze dei territori e rinunciando ad acuire lo stato di incertezza in cui vivono oggi migliaia di lavoratori e famiglie attraverso strumenti punitivi fuori tempo e fuori luogo, qual è, ad esempio, la messa in mora all’Italia sulla direttiva Bolkestein. Vero è che il Governo italiano ha grosse responsabilità, ma quella missiva giunge in piena crisi pandemica e va ad aggravare il già pesante stato di fragilità e precarietà che affligge i nostri operatori balneari. Si aggiunga che non sono poche le sentenze italiane che ritengono la suddetta direttiva non prevalente sulle norme nazionali, validando, di fatto, la bontà della Legge Centinaio voluta dalla Lega”. Lo dichiara l’europarlamentare della Lega – ID Massimo Casanova, componente della Commissione Turismo. “In qualità di relatore ombra del Rapporto discusso oggi in seno alla Commissione Tran, inoltre, mi preme ricordare, anzitutto a me stesso, che il momento storico è dei più terribili per il settore turistico, colpito da un crollo verticale dei flussi e dei fatturati. A tutti noi è richiesto uno sforzo straordinario e senza precedenti.  Come Lega ci stiamo battendo e ci batteremo affinchè nessuna delle nostre aziende sia lasciata sola, ben consci, tuttavia, che il timone è nelle mani di questa UE e del Governo italiano, ai cui protagonisti chiediamo uno scatto di reni sul fronte della vicinanza ai problemi reali dei cittadini. Il nostro compito è affrontare l’oggi con concretezza e buonsenso, per impedire che si perda per sempre anche una sola impresa e, con essa, i sacrifici di una vita” conclude Casanova.