Strasburgo, 13 dicembre 2022

“Dal consiglio Ue alcuni passi in avanti, ma c’è ancora molto lavoro da fare per rispondere alle esigenze della categoria. Sul meccanismo di compensazione è positivo il calcolo su base sforzo 2015-2017 anziché che sul complessivo annuale assegnato ad uno Stato membro. La misura è difficilmente applicabile a causa degli impegni gravosi previsti. A dispetto dell’auspicata e giusta eliminazione del fermo a dicembre, con effetti benefici sul mercato di dicembre, del tutto irricevibile invece quanto deciso sulle anguille, con il divieto alla pesca ricreativa e la permanenza dell’enorme questione delle cieche pescate dalla flotta Ue atlantica e africana che rivende illegalmente il giovanile di anguilla sul mercato asiatico; anziché penalizzare i nostri pescatori, bisogna intervenire sui veri problemi. Bene l’accordo sul gambero: dal paventato 7% si è arrivati al 3%, ma una moratoria sarebbe stata preferibile, dal momento che la situazione quote è già critica poiché sottodimensionata. Ora bisogna lavorare sulla selettività anche per ottenere più credibilità in Ue, mentre esprimiamo soddisfazione per l’aumento della quota sul tonno. L’impegno italiano oggi dovrà essere profuso nella direzione della tutela della piccola pesca e creando una filiera del tonno italiano, garantendo attenzione anche alla pesca sportiva che, potenziata, meglio valorizzata e censita, contribuirebbe a eliminare conflittualità e fenomeni di illegalità”.

Così in una nota gli europarlamentari della Lega componenti della delegazione Pesca Rosanna Conte (coordinatrice Id), Massimo Casanova, Valentino Grant, Annalisa Tardino e Lorenzo Viviani, responsabile dipartimento Pesca della Lega.