Strasburgo, 17 gennaio 2023, Comunicato dell’Onorevole Massimo Casanova del Gruppo Identità e Democrazia
“Da tempo ormai il pesce presente nei mari che bagnano le terre asiatiche non basta più a soddisfare la crescente domanda di prodotti ittici della Cina che, con una flotta stimata di 3000 pescherecci, sta facendo razzia nelle acque oceaniche di tutto il mondo. Secondo quanto rilevato da biologi e studiosi di tutto il mondo, l’impatto di questa pesca massiva, spesso praticata con metodi illegali, sarebbe devastante, non solo per gli stock ittici e per alcune specie protette come gli squali, ma per la stessa tenuta delle catene alimentari”. E’ quanto afferma il deputato europeo Lega, componente della Commissione Pesca, Massimo Casanova che ha portato la questione all’attenzione della Commissione europea mediante una interrogazione sostenuta anche dai colleghi Marco Campomenosi (capo delegazione Lega), Matteo Gazzini, Isabella Tovaglieri, Stefania Zambelli, Elena Lizzi, Simona Baldassare e Gianantonio Da Re. “Mentre i pescatori italiani sono ridotti allo stremo anche a causa dell’aumento del costo del carburante e molti hanno già chiuso definitivamente la propria attività, i cinesi svuotano indisturbati gli oceani di mezzo mondo grazie all’assenza di divieti nelle acque aperte. Ho chiesto alla Commissione di intervenire facendosi portavoce del problema che va urgentemente affrontato a livello globale – conclude Casanova -, coinvolgendo il maggior numero di Paesi possibile e sensibilizzando i Governi per arginare questa incessante sottrazione di risorse, alla quale si aggiunge la concorrenza sleale verso i pescatori locali, che in paesi come l’Africa occidentale praticano una pesca di sussistenza e non possono di certo competere con l’imponenza del sistema cinese”.