Comunicato dell’On. Massimo Casanova per il Gruppo IdentitĂ  & Democrazia

🔴 #Florovivaismo: Casanova (Gruppo Identità & Democrazia), imprese in ginocchio, Commissione UE predisponga piano di aiuti specifico

(ANSA) – BRUXELLES, 2 MAG – “Il settore dei fiori e delle piante ornamentali è tra i comparti del mercato agricolo italiano ed europeo maggiormente travolti dal disastro dell’emergenza Covid 19. Parliamo di un settore che impiega in Ue circa 760mila addetti e che solo in Italia vale 2,5 miliardi di euro e 23mila aziende, ormai impoverito all’osso dalla mancanza dei consumi per effetto dell’emergenza sanitaria che ha sospeso mercati e cerimonie. Ho depositato una interrogazione per sapere come la Commissione Ue intenda intervenire”.

“Le annunciate misure per il ritiro dal mercato di prodotti agricoli e materiale vegetale risultano insufficienti, anche come disponibilitĂ  finanziaria: sarebbe opportuno, al pari di quanto fatto per altri settori in crisi – scrive Casanova – un piano ad hoc basato su risorse di bilancio esterne all’attuale politica agricola.

L’attuale crisi non riguarda solo la produzione e la vendita di fiori come piante ornamentali, ma anche i vivai, che producono molte delle piante utilizzate per coltivare alberi, frutta e verdura e altre colture, una produzione fondamentale per la catena di approvvigionamento, i lavori rurali e la nostra sicurezza alimentare”.

🔵 L’interrogazione dell’on. Casanova segue i numerosi interventi fatti dalla Lega presso il Parlamento italiano per salvare il comparto florovivaistico attraverso proposte di legge, interrogazioni, emendamenti al Cura Italia e ordini del giorno al DL Clima e al DL Italia (con la proposta di prorogare il bonus verde).

Ora si chiedono risposte anche all’UE. Da settimane il settore chiede alla Commissione misure per compensare le perdite e lo smaltimento del prodotto non venduto, oltre che il ripristino del corretto funzionamento del mercato unico.

Nella sola Regione #Puglia il valore prodotto da questa realtà economica sfiora un valore di 200milioni di euro. Da qui l’importanza di intervenire con urgenza per salvare un tessuto economico produttivo, dinamico e innovativo, che rischia di scomparire.