Bruxelles, 9 febbraio 2022 – Comunicato dell’On. Massimo Casanova del Gruppo Identità e Democrazia.

“Le stime dei rincari energetici che famiglie e imprese italiane rischiano di subire nel 2022, sono da capogiro. 50 miliardi in più significano far saltare in aria la piccola e media economia, ossatura del nostro Paese. Paghiamo oggi gli errori di una politica di sviluppo energetico inesistente, sistematicamente frenata nel tempo dai veti di Pd, Verdi e M5S e di una geopolitica miope e senza alcuna lungimiranza, fattori che ci rendono oggi totalmente dipendenti dall’estero. E’ più che mai urgente che l’Europa concretizzi una politica di approvvigionamento comunitario e che l’Italia da par suo – come vanno sostenendo da tempo Matteo Salvini e il nostro Sottosegretario alla Transizione ecologica, Vannia Gava – bandisca i veti che l’hanno immobilizzata sino a oggi e decida di iniziare seriamente a sfruttare anzitutto le proprie risorse. I Paesi prospicienti i mari comuni hanno incrementato le loro estrazioni di gas, assicurandosi il buono e lasciandoci i rischi ambientali. Un esempio è ciò che sta accadendo nel mare Adriatico con l’accresciuta attività da parte di Croazia, Albania e Montenegro. Una beffa. Tutela ambientale e sviluppo non sono concetti incompatibili, la Lega lo dice da sempre. Urge raddoppiare la produzione di gas nazionale dei giacimenti già attivi, che potrebbe arrivare già nell’immediato ad 8 miliardi di metri cubi all’anno, riprendere le attività di ricerca e prospezione, raddoppiare la fornitura tramite Tap, investire sul nucleare pulito e sull’autoproduzione di rinnovabili di ultima generazione puntando su impianti di piccola taglia, meno impattanti e in linea con la nuova tassonomia europea. La tempesta perfetta che patiamo oggi è figlia dei no ideologici e delle paure inculcate nell’opinione pubblica da una classe dirigente vecchia e pavida, che ha detto no a tutto, costringendoci oggi a boccheggiare nonostante le enormi potenzialità di cui disponiamo. E che si permette pure il lusso di continuare a filosofeggiare. Strategia che ha fallito si cambia”. Lo dichiara Massimo Casanova, europarlamentare della Lega.